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Tossicità da ossalati


Gli ossalati sono sali dell'acido ossalico e rappresentano una delle sostanze antinutrienti più diffuse nel regno vegetale.

Nelle piante svolgono diverse funzioni: servono all’immagazzinamento del calcio formando dei cristalli di ossalato di calcio aguzzi come ghi, rendendo biodisponibile il calcio quando viene richiesto per i processi metabolici. Grazie alla sua struttura acuminata agisce anche come protezione contro gli erbivori, perforando i tessuti del tratto digestivo e causando dolore e irritazione. Proteggono dai microorganismi, alterandone il pH. Hanno un ruolo strutturale rafforzando le pareti cellulari e riuscendo a legare i metalli pesanti li neutralizzano e proteggono la pianta dai loro effetti nocivi [1].


Produzione endogena


Gli ossalati non vengono esclusivamente assunti dal cibo. Una parte significativa viene sintetizzata dal nostro corpo, dove vari precursori vengono convertiti in ossalati. In particolare li troviamo come sottoprodotto del metabolismo dell'amminoacido glicina e dell'acido glicolico.

In condizioni normali siamo capaci di eliminarli, ma possono diventare problematici in caso di malattie genetiche (iperossaluria primaria), insufficienza renale o eccessiva assunzione di ossalati dagli alimenti.

Un importante fattore che può aumentare la sintesi degli ossalati è la vitamina C. Per questo motivo se si hanno problemi legati alla loro tossicità è bene limitarne l’assunzione [2].


Rischi per la salute


I problemi causati dagli ossalati sono tutti deducibili dalla funzione che svolgono nei vegetali.


1. Riduzione dell'assorbimento di minerali


Così come formano legami con minerali essenziali come calcio, ferro, magnesio e zinco all’interno delle piante, gli ossalati legano i minerali (in particolare il calcio) anche a livello intestinale, riducendone drasticamente l’assorbimento. Questo può portare a carenze nutrizionali anche in persone che seguono diete apparentemente bilanciate. [3]


2. Calcoli e danni renali


Il problema più noto associato agli ossalati è la formazione di calcoli renali. Quando gli ossalati si combinano con il calcio nell'apparato urinario, formano cristalli di ossalato di calcio che possono aggregarsi in calcoli dolorosi. Inoltre danneggiano direttamente le cellule renali, fino a causarne la morte. Circa l'80% dei calcoli renali sono composti principalmente da ossalato di calcio. [4]


3. Depositi tissutali e infiammazione


Particolarmente preoccupante è la capacità degli ossalati di depositarsi nei tessuti [3]. Questi depositi possono agire come microcristalli irritanti, innescando risposte infiammatorie croniche in vari distretti dell'organismo.


Sintomi che possono essere legati a tossicità da ossalati:


• Urina torbida

• Infezioni ricorrenti delle vie urinarie

• Senso di peso a livello inguinale

• Episodi di vescica irritabile, minzioni frequenti o dolorose

• Calcoli renali ricorrenti

• Articolazioni infiammate/gonfie/deboli; borsite, tendinite, artrite

• Disturbi intestinali non spiegati / resezioni gastriche o intestinali

• Disturbi neurologici (mente poco lucida, disturbi dell’umore memoria o altro)

• Segni di vasospasmo (Raynaud, estremità fredde, dolore al petto)

• Bruciore non spiegato a bocca, ano o zona genitale

• Fratture ossee, osteopenia o osteoporosi

• Riparazione lenta delle ferite

• Problemi dermatologici o della vista non spiegati


Esami che possono essere legati a tossicità da ossalati:


• Episodi di sangue nelle urine

• Aumento modesto della creatinina

• eGFR basso

• Leucociti e/o globuli rossi bassi

• Anemia non spiegata


Alimenti più comuni ricchi di ossalati


• Verdure: spinaci, bietole, rabarbaro, acetosa, patate, carote, carciofi, melanzane

• Legumi

• Frutta secca: mandorle, noci, anacardi

• Frutta: albicocche, fichi, kiwi, pere, ananas

• Altri alimenti: cacao, rabarbaro, patate dolci

• Bevande: tè, caffè


Strategie per ridurre l'esposizione agli ossalati


Tecniche di preparazione degli alimenti [5]:

• Bollitura: Il calore può ridurre il contenuto di ossalati di alcune verdure fino al 50%

• Ammollo: Lasciare in ammollo gli alimenti prima della cottura può favorire il rilascio degli ossalati nell'acqua


Associazioni alimentari:

• Consumare alimenti ricchi di calcio insieme a quelli contenenti ossalati riduce l'assorbimento di questi ultimi. Se si mangiano verdure ricche in ossalati è una buna abitudine associarle a del formaggio.


Per chi soffre di problemi renali ricorrenti o sintomi infiammatori cronici, può essere utile considerare una dieta a basso contenuto di ossalati, ma questo andrebbe fatto con cautela e in modo graduale.

Chi elimina bruscamente l’apporto di ossalati riferisce spesso il peggioramento di sintomi come dolore articolare, stanchezza, mal di testa e umore alterato. Non si sa molto sul meccanismo sottostante, ma sembra che quando l’apporto di ossalati viene ridotto bruscamente, l’organismo inizi a eliminare rapidamente quelli accumulati nei tessuti.

Per questo motivo il modo migliore per ridurre l’apporto di ossalati è farlo sotto supervisione medica, seguendo un protocollo che vada a ridurli con gradualità, associando vitamine del gruppo B e citrato. [6]



Se vuoi approfondire il tema, ti consiglio vivamente di leggere il libro "Toxic superfoods" di Sally Norton (è in inglese). Troverai tutto quello che c’è da sapere sul tema e una approfondita bibliografia.

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Bibliografia:


1-Salgado N, Silva MA, Figueira ME, Costa HS, Albuquerque TG. Oxalate in Foods: Extraction Conditions, Analytical Methods, Occurrence, and Health Implications. Foods. 2023 Aug 25;12(17):3201. doi: 10.3390/foods12173201. PMID: 37685134; PMCID: PMC10486698.


2-Crivelli JJ, Mitchell T, Knight J, Wood KD, Assimos DG, Holmes RP, Fargue S. Contribution of Dietary Oxalate and Oxalate Precursors to Urinary Oxalate Excretion. Nutrients. 2020 Dec 28;13(1):62. doi: 10.3390/nu13010062. PMID: 33379176; PMCID: PMC7823532.


3-Office of the Surgeon General (US). Bone Health and Osteoporosis: A Report of the Surgeon General. Rockville (MD): Office of the Surgeon General (US); 2004. Table 7-5, Other Nutrients and Bone Health at a Glance


4-Jonassen JA, Cao LC, Honeyman T, Scheid CR. Mechanisms mediating oxalate-induced alterations in renal cell functions. Crit Rev Eukaryot Gene Expr. 2003;13(1):55-72. doi: 10.1615/critreveukaryotgeneexpr.v13.i1.50. PMID: 12839097.


5-Noonan SC, Savage GP. Oxalate content of foods and its effect on humans. Asia Pac J Clin Nutr. 1999 Mar;8(1):64-74. PMID: 24393738.


6-Lu Y, Bonny O. L'oxalate: un déchet organique peu soluble, avec conséquences [Oxalate: a poorly soluble organic waste with consequences]. Praxis (Bern 1994). 2015 Mar 25;104(7):353-9. French. doi: 10.1024/1661-8157/a001966. PMID: 25804778.


 
 
 

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